Renaissance

Si, l’acqua, siamo abituati a non preoccuparcene, apriamo il rubinetto e via che scorre, fresca, calda, come vogliamo noi. Noi che abitiamo in questo Paese.

Non è così per molti, non li conosciamo tutti, nessuno li conosce tutti, ne conosciamo, da dieci anni, un po’. Da persone sconosciute molte son diventate nostre amiche, ma questo non gli dà quello che abbiamo noi: l’acqua.
Facciamo quello che possiamo, in fondo eravamo partiti con l’idea di realizzare un solo lago. Dieci anni fa.

Il progetto

Ora siam diversi, ora NON vogliamo fare una sola cosa, vogliamo RESTARE e continuare, per quanto possibile, a fornire acqua a chi non ne ha.
Per questo motivo abbiamo intrapreso il progetto “canna da pesca”. Per realizzare, attraverso uno scambio con un’impresa locale, dei laghi a costi accessibili.
Per questo abbiamo intrapreso il progetto”nastro di Moebius”. Per realizzare, sempre con un’impresa locale, dei pozzi di acqua pura dotati di pompe manuali mod. India Mark II.

Ma i costi sono ancora alti, lo vediamo nei vostri occhi quando proponiamo le nostre cose ai vari mercatini ”Vorrei tanto aiutarvi ma così tanto non posso…” questo dite, e come darvi torto? Poi, in tempi di crisi come questi, è già molto quella pacca sulla spalla e quel “bravi” che ci dite. Prima di continuare la vostra vita.

Si sono molti soldi e a poco vale ricordarvi che l’acqua è un diritto, prima ancora di essere un bene, e che tutti ne devono avere…non abbiamo usato il condizionale, DEVONO è per noi la stella polare da inseguire e raggiungere.
Per questo intraprendiamo il progetto”Renaissance” che altro non è che la riattivazione di pozzi di acqua pura, guasti.

Non c’è l’incognita che si incontra in ogni nuovo pozzo “ci sarà l’acqua?” e che, a volte, vanifica i soldi spesi con un “negatif”.
Qui, con questi pozzi e sono tanti ma tanti, se tutti funzionassero, la vita sarebbe diversa per molte persone, molto diversa.

Eppure la banalità di un guasto toglie acqua ad un villaggio.
O la dimenticanza di manutenzione o la dimenticanza di chi, dopo aver realizzato pozzi nuovi, li lascia al loro destino andando oltre, passando ad altro.

Noi non andiamo oltre e non passiamo ad altro, noi facciamo questo: ”progetti acqua” e per questo progetto che è immediato e senza sorprese per chi dona, siamo riusciti a contenere il costo unitario d’intervento in 900 euro.

Come

900 euro per RIDARE acqua, per non far camminare chilometri donne e bambine che pur avendo l’acqua nel villaggio non possono utilizzarla. Perchè non sanno riparare, non sanno mantenere, non sanno fare manutenzione e per questa “colpa” devono percorrere chilometri.

Non vogliamo paragonare i 900euro a quanti caffè o a quante pizze devi rinunciare.
No, vogliamo solo che tu ci possa pensare, magari in occasione del battesimo di tuo figlio o del suo primo giorno di scuola o della maturità o della laurea o un compleanno o un regalo di nozze ad amici o che tu possa dedicare le lacrime per un tuo caro che ti ha lasciato.

Trasformerai in acqua, per persone che nemmeno conosci, ma vivono sotto il nostro stesso cielo ed hanno il nostro stesso diritto ad avere acqua a sufficienza per vivere, non sopravvivere, il tuo pensiero,
Pensaci, ti chiediamo solo questo, di pensarci.

Su ogni pozzo “rinato” apporremo la targa con i dati identificativi e con il tuo pensiero, una targa uguale ti verrà donata.

Responsabili del progetto

Daniele Piazza, presidente di Se@sonRose Onlus
Arch. Vincenzo Varazi, direttore progetti.

Progetto realizzato grazie al contributo di Prosolidar